Gli amici degli amici, il giro delle poltrone.
Dopo trepidante attesa, il sindaco ha ufficializzato il nome del nuovo assessore che prenderà il posto della Turato, per gestire il delicato assessorato alla mobilità (Quello all’ambiente è stato assegnato ad altro Assessore).
Non possiamo esimerci da esprimere un commento “a caldo” di fronte alla conclusione dell’Affaire Turato.
Era possibile al Sindaco Pilotto combinare un pasticcio peggiore del precedente?
Possibile… non facile!!!! Ma ci è riuscito!
Dopo l’esperienza Turato - nella quale avevano giocato certamente un sovraccarico di attribuzioni gestionali, ma, in misura assolutamente preponderante, da un lato la sua totale mancanza di preparazione professionale in materie (igiene e mobilità), che sono ormai ambiti di recente forte elaborazione tecnica, dall’altro la carenza di una pregressa solida esperienza lavorativa aziendale (percorsi soltanto di breve sosta da una società all’altra) - per la nuova prescelta le carenze qualitative evidenziabili dal suo curriculum sono ancor più significative
Si leggono esperienze varie come educatrice, preparatrice atletica, segretaria amministrativa, barista ed addetta al tesseramento di un circolo artistico/musicale, stagista in un gruppo politico europeo, sostituta temporanea in docenze di italiano, storia ed educazione artistica, per approdare infine all’ufficio vertenze della CGL con la qualifica di “vertenziera” (?)
La presentazione che ne ha fatto il Sindaco d’altra parte non ha bisogno di altri commenti :
Il focus era ricercare una persona che avesse esperienza amministrativa e attitudine a lavorare in squadra. Non è stato difficile scegliere…, doveva essere donna e del PD
Ho guardato alle persone del PD, e... raccoglie una buona propensione a impegno e capacità di lavoro in squadra.
Dunque nessuna ricerca di professionalità e competenza… il famigerato “Manuale Cencelli” applicato alla perfezione: quota PD e con un buon carattere!!
Ma noi abbiamo scovato un altro requisito dell’Irene Zappalà: provenienza ANCI, che non è da poco per evitare malintesi su chi sceglie e comanda davvero in Comune!
E così non si smentisce l’impronta di questa amministrazione, un gran bel giro di poltrone, di amici, di combinazioni politiche, dove I curriculum non devono necessariamente riportare particolari compentenze per amministrare, basta essere amici degli amici.