Monza è sempre più specchio delle inconcludenti scelte dell’Amministrazione in carica

 
 

Stiamo per entrare nella pausa estiva, e saremmo molto lieti se pensieri ed attenzioni di tutti, e non soltanto dei nostri lettori, fossero almeno per questo periodo concentrati esclusivamente su tutto il bello che la natura ci offre ancora, ancorché i demeriti di noi umani siano evidenti!
Ma proprio questo pensiero ci riporta, ancora una volta, al quotidiano della nostra città.
Non può essere negato che all’enorme, anzi progressivamente peggiorativo, rapporto tra natura e gestione delle attività umane che caratterizza questa epoca, contribuiscano in prima responsabilità quasi tutti gli Amministratori pubblici, chi più chi meno, chi per scarsa convinzione, chi per menefreghismo, chi per opportunismo, interessati soltanto al benessere ed alle comodità del presente quale titolo preferenziale per il loro successo politico.

E Monza in questo quadro generale non certo ottimistico, purtroppo appare a tinte anche più fosche di altri Comuni, soprattutto in rapporto alle promesse elettorali della presente Amministrazione ed alle declamazioni costanti con le quali i nostri “governanti” cercano di nascondere la reale situazione: assoluta indifferenza agli impegni assunti sulla vocazione green della città, riversando parole e parole  in interviste giornalistiche ed in dichiarazioni in Consiglio Comunale su progetti in proiezione futuristica sempre più remota, anno dopo anno, proiettandosi ormai sulla scadenza del mandato ed anche oltre.

Perché queste critiche?

Perché non possiamo non segnalarvi due situazioni che possono ben costituire significativo esempio del continuo sgarbo della Amministrazione Comunale monzese in carica verso noi cittadini, le nostre esigenze, i nostri bisogni, espressi anche ad alta voce, sempre in forme democratiche e corrette… e tuttavia sicuramente ben udibili!

- Il Cittadino di giovedì 11 luglio 2024 pag.30
L’Ass. Lamperti dichiara con orgoglio e soddisfazione la prossima realizzazione sull’area ex Fiera di mq 2.500 di aree commerciali destinate a supermercati, oltre ad aree di parcheggio funzionali a tale attività, ed ulteriori parcheggi attrezzati al servizio delle manifestazioni sportive nel vicino stadio e ad una serie articolata di nuovi impianti di viabilità automobilistica e ciclabile con svincoli e rotatorie.
Insomma un intervento massiccio di nuove strutture edili e viarie a copertura dei terreni attualmente allo stato agricolo: una colata di cemento ed asfalto!
Peccato che i nostri attenti, preparati e entusiasti Amministratori non abbiano colto che negli stessi giorni 70 docenti delle Università milanesi (Statale, Cattolica, Politecnico) hanno indirizzato alle massime autorità del calcio ( Fifa, Uefa, Figc) una lettera aperta per evidenziare che l’ipotesi di collocare  nel comprensorio milanese  un nuovo stadio calcistico occupando un’area agricola porterebbe ad un aumento significativo della Co2.

Gli eminenti cattedratici specialisti nelle discipline del settore hanno assunto a postulato generale ed indiscutibile che la costruzione di nuove strutture a copertura di terreni non urbanizzati costituisce una pratica deleteria perché causa un aumento significativo della Co2 rilasciata in atmosfera a causa della perdita di capacità di assorbimento del carbonio da parte dei suoli edificati rispetto a quelli inedificati.
Certamente la proporzione quantitativa tra le due situazioni è differente, ma nelle superfici monzese sottratte al ciclo biologico di assorbimento del carbonio va pur considerato tutto il complesso delle trasformazioni in edificato ed in urbanizzato, valutando non soltanto i due edifici commerciali, ma tutto il complesso della viabilità e dei parcheggi di supporto alla struttura sportiva, già ora massicciamente corredata da aree progressivamente sottratte alla loro destinazione naturale

Ma di tutto ciò non è stata detta una parola, né fatta una minima considerazione né dall’Ass. Lamperti né dal Sindaco: silenzio assoluto!
Per non dire, aggiungiamo, che la destinazione commerciale prevista per l’area monzese è quanto di minor utilità per la città si possa pensare... nonché quanto di meno gradito alla collettività si possa immaginare per l’incombenza negativa che ne consegue su tutto il tessuto del “negozio di vicinato” verso il quale la cittadinanza ha sempre espresso la propria preferenza!
Quante volte abbiamo sentito dire che di nuovi supermercati non ne possiamo più?
Lo stesso Lamperti si difendeva sui social dicendo che hanno respinto già tante richeste, tuttavia nelle more conducono Monza ad essere una città bazar, un punto di interesse nel panorama brianzolo per gli appassionati del tema.

Il silenzio ed il disinteresse totale al problema ambientale dimostrato dalla Ammnistrazione è davvero imbarazzante… per non dire irritante ed offensivo per chi da un lato soffre i disagi ed i danni continui provocati dal clima e dall’altro non se la sente di individuare nel Padreterno l’unico responsabile di essi!

Il PUMS
Altro capitolo doloroso!
Le ultime notizie danno finalmente in fase finale l’approvazione del PUMS da parte del Consiglio Comunale…
Sul merito se ne riparlerà dopo l’estate, ma resta da chiedersi quale impegno ed attenzione l’Amministrazione abbia posto alla lentezza del procedere della superprotetta Ass.Turato, ormai apertamente e pesantemente criticata anche dalla stampa cittadina (si veda un degli ultimi numeri de Il Cittadino).
In compenso si sono udite ampie ed enfatiche dichiarazioni sull’acquisizione dei primi bus elettrici entro la fine 2024 a garanzia del miglioramento della mobilità urbana pubblica… ancorché per avere le adeguate strutture necessarie alla ricarica di tali automezzi si dovrà attendere forse fino al 2027!
Questo purtroppo è il massimo sforzo operativo del quale si sta dimostrando capace la Giunta Pilotto… molto molto meno però delle parole e delle promesse che elargisce in abbondanza, e molto moltissimo meno di quanto riescono a fare tanti altri Comuni.

Tutto l’ultimo anno siamo stati afflitti dal problema del traffico automobilistico: code…deviazioni stradali per eventi occasionali (frutti palesi tutti dell’incuria gestionale del patrimonio arboreo e viario della nostra città )… disposizioni innovative a pioggia sulle zone di sosta, sia per distribuzione territoriale sia per quantità, sia per durata e costi orari, previsioni scellerate di ampliamento delle zone ZTL (senza chiedersi cosa accadrà dietro l’angolo), fino all’uso dell’intelligenza artificiale per organizzare il traffico cittadino, perché ormai solo quella può correre in aiuto per ridimensionare i guai fatti fin qui.
All’esito di questo tambureggiamento ricorderete gli incolonnamenti in ingresso ed in uscita da Monza, ma anche la progressiva angoscia per trovare un luogo di sosta libera in tutte le vie semicentrali da parte di automobilisti provenienti dai centri urbani limitrofi, ed impegnati in attività lavorative nel centro della nostra città, sperando in un posto garantito da contravvenzioni?

Questo è il quadro che stiamo lasciando in vista dell’estate… ma questo è anche il quadro che troveremo al rientro autunnale, oltre a tutti i fisiologici appesantimenti, giorno per giorno, di questo tipo di situazione! E la nostra Amministrazione cosa sta pianificando?
La sua idea più  brillante è la lotta forsennata agli automobilisti non residenti: nuovi stalli per i residenti, zone ZTL per il solo traffico dei residenti… di rincari dei costi di sosta per i malaugurati non residenti
Fino al giugno 2022 non credevamo fosse questa la politica di sinistra!
Pensavamo (per chi si fidava delle idee) che per l’inquinamento si sarebbe operato con l’unico progetto possibile: moltiplicare i mezzi pubblici, anche di piccola o media dimensione, creare le massime frequenze di transito possibili, ridurre i costi per invogliare l’utenza, eventualmente anche la gratuità in certi orari,  agevolare al massimo le percorrenze urbane e semi urbane  per gli studenti, gli impiegati, gli operai, i commessi!

Assessore Turato quali sono invece le sue idee, se ne ha? come stiamo con il sogno dei veicoli pubblici non inquinanti alla portata di tutti?
Cosa ci riserva? A noi per ingannare l’attesa è venuta la curiosità di fare qualche ricerca per comprendere se Monza rappresenti una realtà ordinaria, e se per caso vi siano altre situazioni migliori della nostra. Ed ecco un confronto interessante con qualche città presa a caso qua e là.

Abbiamo rilevato diverse soluzioni programmatiche:
a) in attesa di una trasformazione in elettrico ci sono comuni che incentivano l’abbandono del veicolo privato con la messa a disposizione del trasporto gratuito sui trasporti pubblici, come Genova che ha disposta la gratuità totale per over 70 ed under 14 su tutti i mezzi pubblici, e per ogni età sulla metropolitana e sugli impianti verticali.

b) altri comuni accelerano sulla acquisizione di bus elettrici, come Bergamo (primato tra le città’ italiane) che ha da tempo realizzato il trasporto pubblico su gomma totalmente ricaricabile. Si tratta di 12 autobus totalmente elettrici che collegano tra loro i quartier periferia (carico 77 persone delle quali 23 sedute) con immenso beneficio sulle emissioni di elementi inquinanti.

Così Cremona dove dal giugno 2023 sono operativi altri 6 autobus elettrici che si aggiungono ai 5 forniti nei mesi precedenti.

Così Como, con una dotazione già di 10 autobus elettrici, a gennaio 2024 ne ha acquistati altri 12

Così Pavia, che ha sperimentato l’uso di navette da 28 persone in partenza da due aree di sosta per autovetture (Oberdan e Garibaldi) con successivo trasporto veloce degli automobilisti in centro città.

E chiudiamo questa piccola rassegna esemplificativa con Milano che ha già in servizio 250 bus elettrici sui 1.200 acquistati, avendo raggiunto il 70 % dei mezzi in circolazione alimentati da fonti rinnovabili.

Dunque soluzioni variegate, a secondo delle caratteristiche delle città interessate, ma tutte con un comune denominatore aiutare la transizione della mobilità da automobilistica ed individuale a collettiva e pubblica, l’unica conversione che può ridurre l’inquinamento e velocizzare gli spostamenti urbani.
E non ghettizzare i poveri automobilisti, poiché… Sindaco Pilotto… neppure la motocicletta risolve i problemi cittadini!